Michèle Anne Barocchi definisce la sua esperienza come un lungo viaggio che attraverso discipline e tecniche differenti, l’ha portata a lavorare col corpo umano e la sua capacità di auto guarirsi. Il viaggio comincia con un dottorato in Malattie Infettive ed Immunologia presso l’Università della California a Berkeley. Lo stile di vita di una specializzanda di medicina può essere molto stressante e Michèle trova sollievo nella pratica regolare dell’Ashtanga Vinyasa Yoga presso un piccolo studio a San Francisco. Si rende presto conto di aver trovato uno strumentodi connessione semplice ma potente.

 

Il 2003 è un anno importante: non solo la Laurea di Dottorato, Michèle decide anche di iscriversi ad un corso di formazione per insegnanti di Yoga, decisione che come lei stessa afferma le cambierà la vita.  

Si forma come facilitatore di Ashtanga Vinyasa Yoga con Larry Schultz a San Francisco e viene introdotta alla comunità di It’s Yoga. La semplicità e concretezza della filosofia di Larry, la ispirano a condividere l’amore per la pratica e ad aprire nel 2004 It’s Yoga Firenze. Ben presto la scuola diventa punto di riferimento e di comunità, locale ed internazionale.

Lo Yoga salva la vita di Michèle in più di un’occasione, questo la motiva ad utilizzare questa pratica per supportare gli altri nel loro percorso di ricerca personale, così da aiutarli a raggiungere una maggiore unione e connessione.

 

Formatasi in Ashtanga, Yin e Restorative Yoga, Michèle è un insegnante certificata 500 ore con Yoga Alliance (E-RYT500).  

Continua a supportare la visione di It’s Yoga International per il quale ricopre il ruolo di Advisor ed Ambasciatore Europeo, supportando e coordinando le sedi europee affiliate con It’s Yoga.

 

Nell’agosto del 2015 Michèle sperimenta sulla propria pelle l’importanza degli insegnamenti appresi, soprattutto la potenza del respiro. Coinvolta in un incidente stradale quasi letale, utilizza il respiro per rimanere cosciente e sopravvivere fino all’arrivo dei soccorsi. L’incidente ha come conseguenza l’amputazione della sua gamba sinistra e la costringe a letto per 8 mesi, dandole modo di esplorare forme non fisiche di connessione e guarigione.

 

Comincia a cantare mantra, si forma presso la Fondazione Krishnamacharya Yoga e Guarigione con Menaka Desikachar - la prima allieva donna di Krishnamacharya - e diventa un’insegnante certificata di Canto Vedico. Questa pratica le permette di continuare a connettersi con una dimensione superiore in un momento in cui la pratica fisica delle asana sembra impossibile. Nonostante sia più recentemente tornata sul tappetino - anche in equilibrio sulle mani! - continua a cantare mantra con la sua insegnante ogni settimana.

 

Un anno dopo l’incidente incontra Transformational Breath®, tecnica che la supporta in maniera profonda nel viaggio verso la riconquista del proprio potere personale e che la aiuta a lasciare andare una relazione tossica e ogni residuo di vittimismo. Ancora una volta il respiro le salva la vita.  

 

Presto completa la formazione professionale come facilitatore di Transformational Breath® e studia tecniche di guarigione delle tribù amazzoniche, come il Paqo Andino - rituali del Despacho - della tradizione delle montagne sacre peruviane. La sua missione come facilitatore di queste è pratiche è quella di supportare gli altri nel apprendere i mezzi necessari alla guarigione, così da rendere ogni individuo indipendente nel proprio viaggio di trasformazione.